8 Valle del Turano
LA VALLE DEL LAGO DEL TURANO:
CASTEL DI TORA - COLLE DI TORA - PAGANICO SABINO - ASCREA
LA VALLE DEL TURANO
La valle del Turano si estende da Posticciola fino quasi a Turania, era in origine un
Un tempo coltivata è ora occupata da un grande lago artificiale costruito negli anni trenta insieme all'altro lago del Salto.
Il lago del Turano, imbrigliato nella cosiddetta diga di Posticciola, fu realizzato per ottenere energia elettrica necessaria per consentire la prosecuzione del grande sviluppo industriale ed agricolo che era stato operato in quegli anni e per regolare il flusso del fiume Turano evitando così le frequenti piene che danneggiavano la piana Reatina.
Alimenta la centrale elettrica di Cotilia, è lungo una decina di km ed è collegato al Lago del Salto da una galleria.
I lavori della diga ebbero inizio nel 1936, con un coronamento lungo 256 mt e un'altezza di quasi 80 mt, tenne impegnato un numero di operai eccezionale: oltre 3000. Questo consentì di ultimare i lavori di costruzione velocemente, e entrò in funzione dal 1939.
Fu così che in pochissimo tempo, tre anni circa, la valle del Turano finì per cambiare aspetto ed ecosistema, da collinare a lacustre, dando comunque vita a panorami spettacolari.
Molti locali hanno modificato le loro tradizionali occupazioni e le abitudini sostanzialmente montanare, per adattarsi a fare anche i barcaioli e i pescatori.
Posto a 536 mt di altezza, il Lago del Turano accoglie Colle di Tora, quasi distesa sulle sue acque, mentre più in alto restano i nuclei originari degli abitati di Ascrea, Castel di Tora e Paganico Sabino.
In una splendida posizione ai piedi del Monte Navegna (1506 m), la cui una riserva naturale coperta di boschi è meta di numerosi itinerari trekking, è circondato da antichi e pittoreschi paesi che si specchiano nelle sue limpide acque.
A metà del lago troviamo uno di fronte all'altro Colle di Tora e di Castel di Tora, il primo su una penisola e l'altro su un cocuzzolo roccioso. I panorami tutt'intorno sono di una bellezza singolare e poetica.
Un itinerario da non perdere!
CASTEL DI TORA
Castel di Tora, di origine medievale, è dominata dalla torre dell'antico castello e rappresenta un borgo ricco di memorie storiche, oltre ad offrire viste pittoresche e panorami mozzafiato, tanto da essersi guadagnato l'inserimento nella lista del "Borghi più belli d'Italia".
Un tempo si chiamava "Castelvecchio" e in effetti gli abitanti si chiamano ancora “castelvecchiesi”.
Nelle giornate più limpide all'orizzonte può stagliarsi addirittura la sagoma della cupola di San Pietro. Il paese è un concentrato di edifici pittoreschi realizzati in pietra locale a vista, legno e coppi in laterizio, secondo la tradizione rurale di età medievale.
Caratteristica del panorama è una penisoletta di fronte al paese dove si erge un'altura rocciosa di forma conica con i ruderi del Castello del Drago, ai piedi del quale sono visibili i resti dell'antico paese di Antuni. Più a monte, sul versante destro del lago, sui due lati di un vallone selvaggio, si trovano due piccoli paesi aggrappati alle pendici rocciose: Ascrea e Paganico.
I centri più importanti nelle vicinanze per arte e testimonianze storiche, sonoRocca Sinibalda e Collalto Sabino.
Da Rocca Sinibalda si consiglia la traversata panoramica al Lago del Salto attraverso la dorsale del Monte Navegna, passando per Longone, Vallecupola e Varco Sabino, un percorso di una trentina di km, di cui 3 di strada non asfaltata.
Un'altra strada da cui si godono splendide vedute sul Terminillo, sul Monte Velino e sulle montagne degradanti verso Roma, è quella che unisce Rieti a Longone.
Può essere percorsa come variante per raggiungere i Laghi del Salto e del Turano da Rieti.
COLLE DI TORA
Colle di Tora, in pittoresca posizione direttamente sulle acque del lago, discende dall'antica città romana di Tora. In origine fu chiamato Collepiccolo, fu fondato tra il X e l'XI secolo sopra uno sperone roccioso che si affaccia sul lago di Turano, a scopo difensivo per dare rifugio alla popolazione minacciata in quel periodo dalle feroci scorribande dei Saraceni e degli Ungari.
Compreso durante l'epoca romana nella regione Valeria, come tutta la zona del Turano, in epoca longobarda appartenne al gastaldato Turano.
A partire dall'XI secolo fu proprietà dell'Abbazia di Farfa, per passare poi nel secolo XIII sotto il controllo della potente famiglia dei Brancaleoni di Romania.
Alla fine del 1500 la signoria su Collepiccolo passò alla famiglia Orsini del ramo di Castel Sant'Angelo e, nel 1634, il feudo venne venduto da Maerbale Orsini al principe Marcantonio Borghese, per la somma complessiva.
I Borghese governarono poi il castello fino al 1816, anno in cui don Camillo Borghese rinunciò ai suoi diritti feudali su Collepiccolo.
Con la nascita del Regno d'Italia il paese andò sotto la giurisdizione della provincia di Perugia, fino al 1927, quando passò alla neonata provincia di Rieti.
Il nome originario fu cambiato in quello attuale, Colle di Tora, solo nel 1864.
Il lago artificiale, creato negli anni '30 dallo sbarramento del fiume Turano, copre circa 500 ettari e si estende per 10 Km di lunghezza, andando a ricoprire la splendida valle fino ad allora utilizzata soprattutto per la coltivazione della vite, del lino e della canapa.
La costruzione del bacino artificiale, oltre ad aver trasformato radicalmente il territorio, ha causato poi anche la perdita di una parte del patrimonio archeologico della zona caratterizzata da numerosi resti di età romana.
Nelle acque del lago vivono le cosiddette "ruelle", pesci molto saporiti che vengono offerti ai visitatori durante la "Sagra della Rosciola", che si svolge a Colle di Tora nel mese di luglio.
PAGANICO SABINO
Il paese è uno dei più antichi della suggestiva valle del Turano, dall'aspetto di un "castrum" medioevale; con un ingresso segnato da due porte che conducono al cuore del paese nel quale si presume ci sia stata l'Antica Rocca.
Alla sommità del paese si trova la chiesa di Santa Maria dell'Annunciazione con un affresco tardo quattrocentesco della Crocifissione.
Poco distante dal paese, a circa 2,5 Km nelle vicinanze del fiume Turano, si trova la "Pietra scritta": un monumento funerario a forma quadrangolare che la tradizione popolare ha indicato con questo nome.
Per gli amanti dell'eno-gastronomia consigliamo di seguire l'itinerario "del Tartufo e della Castagna", a poco più di 3 km da Collegiove dove iniziano vari appezzamenti di castagneti da frutto.
ASCREA
Ascrea si trova a 750 mt s.l.m. sul versante sud-est del lago del Turano, situata su una pendice scoscesa della collina, in posizione molto pittoresca a picco sull'acqua.
Molto amata in tutte le stagioni, Ascrea appare cme una perla superbamente incastonata a mezza costa. Oltre all’abitato, da visitare le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa che riporta l'antico stemma dei Mareri.