6- Forano - Stimigliano - Collevecchio - Fianello - Calvi dell'Umbria- Magliano
FORANO – STIMIGLIANO – COLLEVECCHIO – (TARANO) – FIANELLO – CALVI DELL’UMBRIA – MAGLIANO SABINA
FORANO
Il primo castello di Forano fu edificato intorno al X sec., ma il territorio era già ampiamente abitato in epoca pre-romana e romana, come testimoniano i diversi resti di villae rusticae presenti nel suo territorio. Da quando la Santa Sede incominciò direttamente ad amministrarne il territorio, nel XIII sec., la storia di Forano è caratterizzata dall’alternarsi al potere delle più grandi famiglie gentilizie legate ai diversi pontefici, quindi i Savelli e gli Orsini che si avvicendarono.
Ma è ad una famiglia gentilizia fiorentina, gli Strozzi, che si deve il grande processo d’ampliamento e miglioria che ebbe il paese nel XVII sec. L’attuale assetto urbanistico è frutto di un severo regolamento edilizio che la famiglia fiorentina impose durante il suo dominio.
La chiesa parrocchiale della SS. Trinità fu eretta da Luigi Strozzi alla fine del XVII sec., al posto della vecchia chiesa di S. Maria che fu trasformata nella loro cappella privata.
La chiesa parrocchiale conserva interessanti opere d’arte, tra le quali un dipinto a tempera su tavola del XV sec. che raffigura su fondo oro la Madonna con Bambino e due angeli.
Vale la pena di visitare anche la frazione di Gavignano, il cui castello fu eretto intorno al X-XI sec.. Secondo alcuni studiosi, qui sorgeva la villa del console Gabiniano; secondo altri, l’antica città fondata da Aulo Gabinio.
STIMIGLIANO
Probabilmente il primo insediamento di Stimigliano corrisponde al luogo dove fu rinvenuta una grande villa rustica appartenuta alla Gens Septimia, datata intorno al I-II sec. Nel periodo delle invasioni barbariche subì il fenomeno dell’incastellamento, come quasi tutti i paesi della Sabina, cioè la creazione di un borgo fortificato a difesa degli abitanti. La sua posizione strategica ha fatto sì che nei secoli fosse luogo assai ambìto dalla Santa Sede e dalle famiglie locali più potenti.
Gli Orsini furono quelli che maggiormente detennero il potere per investitura della Santa Sede, e a loro si debbono i lavori d’ampliamento che, nel XVI sec, interessarono il grande palazzo che porta il loro nome. All’imponente costruzione si accede da un portale bugnato di pregevole fattura; nel cortile delle armi da vedere la bella cappella gentilizia voluta da Enrico Orsini e intitolata a San Giuseppe, ampiamente decorata con stucchi e fregi tipici dell’arte manieristica del tardo Cinquecento, qui sono conservate le spoglie del suo committente.
All’interno del palazzo si possono ammirare sale finemente decorate, con affreschi attribuiti allo Zuccari o a suoi allievi.
Fuori del borgo antico si trova la chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano. La chiesa, a tre navate, fu edificata XVII sec. e conserva pregevoli tele della scuola caravaggesca ed un’interessante tempera su tavola, del XV sec., attribuita ad un seguace di Antoniazzo Romano.
COLLEVECCHIO
Il Comune di Collevecchio si trova accoccolato su una collina che domina un suggestivo panorama della verde Sabina. Il borgo è attraversato da un’unica strada longitudinale. Un po’ ovunque è possibile ammirare palazzi alti e nobiliari, dalla sede del Comune fino alla porta d'ingresso, Porta Romana.
FIANELLO
Uno dei più belli e antichi borghi della Sabina, annoverato anche tra”I borghi più belli d’Italia” Fianello è conosciuto soprattutto per il suo famoso castello. Passò di mano in mano come gli altri borghi del luogo, dapprima possedimento dell'Abbazia di Farfa dal 1036, poi dei Savelli e degli Orsini, infine alla Camera Apostolica.
All'interno della cinta fortificata, si può ancora ammirare lo sviluppo delle vie ad anelli circolari a seguito dell’incastellamento a scopo difensivo. Sulla piccolissima piazzetta si affaccia il Palazzo dal bel portale rinascimentale, edificato tra l'XI ed il XII secolo e ampliato verso la fine del 1500, e la Chiesa di S. Giovanni Battista, costruita nel 1571 sulle basi di una preesistente chiesa tardo- romanica, che contiene al suo interno una bellissima statua lignea della Madonna del 1600, affiancata da un'alta Torre medievale longobarda. A circa un chilometro dal paese, nei pressi del cimitero, da vedere la Chiesa di S. Maria dell'Assunta che sorge sui resti di una villa rustica romana risalente al II secolo d.C.
Altri interessanti reperti archeologici sono attualmente conservati nel Museo Nazionale Romano.
CALVI DELL’UMBRIA
L’antica Carbium, è un tipico centro medievale racchiuso entro le mura, le porte e i vicoli tortuosi. Edificato su una roccia calcarea alle pendici del monte San Pancrazio, domina un suggestivo paesaggio di colline coltivate che abbraccia la valle del Tevere, il Soratte e i monti Cimini.
Territorio abitato fin dall’età del bronzo, in epoca romana fu sede di ville rustiche. Compreso nella Sabina longobarda soggetta ai duchi di Spoleto, diviene soggetto alla Santa Sede mediante la donazione del 714 fatta da Liutprando a papa Zaccaria.
Viene nominato per la prima volta nel 1036 un “fundus carbinianus” dal regesto farfense, come da questa fonte documentaria provengono le prime notizie dell’esistenza di un monastero benedettino di S. Paolo situato fuori del castello di Calvi, delle donazioni fatte all’abbazia di Farfa e delle controversie cui diedero origine.
Dal XIV secolo fino 1860 è una comunità dello Stato della Chiesa nell’ambito del quale gode di un’ampia autonomia amministrativa.
Dal 1577 il territorio della comunità, per la sua posizione di confine viene alternativamente assegnato alle province dell’Umbria e della Sabina.
MAGLIANO SABINA
Al confine tra il Lazio e l'Umbria, Magliano vanta un incantevole panorama sulla Valle del Tevere, sui Monti Sabini, sul Soratte e sui paesi del Viterbese, nonché sulle colline umbre. Il centro armonizza perfettamente la doppia anima, medievale e cinquecentesca.
Da vedere: il Museo Archeologico; il Palazzo Vescovile e quello Civico; la Cattedrale di S. Liberatore; i Santuari di S. Maria del Giglio, con la necropoli, e S.Maria di Uliano.